La nuova legge regionale sulle sale da gioco, mette a rischio oltre 10mila posti di lavoro. In base a quanto disposto dalla legge (distanze minime dai punti sensibili, come ad esempio scuole, chiese, banche o comunque bancomat, uffici postali e compro oro) rimarrà solo un 2% del territorio dove si potrà giocare.
Oggi nelle Marche, ci sono 40 aziende di gestione di apparecchi, 138 sale dedicate, 135 scale scommesse e 2231 esercizi come bar e tabacchi che ospitano giochi. La maggior parte di esse è potenzialmente a rischio di chiusura.
Di seguito l’intervista a Paolo Gioacchini, vicepresidente nazionale di Assotrattenimento e responsabile per le Marche, realizzata da Radio Erre sull’argomento.